Dopo Le Ispezioni, La BFSA Ha Restituito Oltre 20 Tonnellate Di Verdure In Grecia

Dopo Le Ispezioni, La BFSA Ha Restituito Oltre 20 Tonnellate Di Verdure In Grecia
Dopo Le Ispezioni, La BFSA Ha Restituito Oltre 20 Tonnellate Di Verdure In Grecia
Anonim

Sono state trovate quasi 19 tonnellate di arance di dubbia qualità e 3 tonnellate di cavoli freschi di origine sconosciuta, che sono state importate dalla Grecia e saranno restituite al nostro vicino meridionale.

La notizia è stata annunciata dall'ingegnere Anton Velichkov dell'Agenzia bulgara per la sicurezza alimentare, aggiungendo che continueranno le ispezioni su frutta e verdura importate dalla Grecia.

La circolazione delle merci originarie della Grecia non si è intensificata. Sono passate in totale 11 spedizioni, due delle quali sono state restituite - questa non è una piccola percentuale, e nel giro di due giorni, ha affermato nella sua dichiarazione l'esperto BFSA.

L'ispezione mira a rilevare merci scadenti nei nostri mercati, che sono state importate in Bulgaria poco dopo la revoca del blocco alle frontiere.

Dal 2 marzo è stato rafforzato il controllo dei siti attorno al confine bulgaro-greco.

I controlli di massa continueranno fino alla fine di aprile, anche nei fine settimana. La BFSA terrà azioni anche di notte, ha annunciato il direttore dell'Agenzia.

La maggior parte dei segnali di consegna di frutta e verdura di bassa qualità o di dubbia provenienza è stata ricevuta dalla borsa di Salonicco. Pertanto, vengono effettuati controlli intensificati presso la Torre e Ilinden.

Vengono inoltre effettuate ispezioni giornaliere presso le borse valori dei villaggi di Karnalovo e Petrich.

Verranno inoltre effettuati controlli senza preavviso sulla qualità e sull'origine delle merci. L'area è tale che ci sono molti commercianti locali che vanno alla borsa di Salonicco e acquistano beni di qualità inferiore, e poi vengono offerti alla nostra borsa di Karnalovo, hanno detto gli ispettori a Nova TV.

Dopo che gli agricoltori greci hanno revocato il blocco delle frontiere, l'Agenzia per la sicurezza alimentare si aspettava che il mercato interno fosse invaso da frutta e verdura scadenti. Per questo sono state avviate una serie di ispezioni su tutto il territorio nazionale.

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