Nutrizione Nell'anemia Sideropenica

Video: Nutrizione Nell'anemia Sideropenica

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Video: Trattamento non trasfusionale dell'anemia sideropenica in PS 2024, Settembre
Nutrizione Nell'anemia Sideropenica
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Anonim

L'anemia sideropenica è una condizione facile da diagnosticare. I disturbi sono caratteristici, le mucose e la pelle diventano giallo pallido e le eruzioni cutanee agli angoli delle labbra suggeriscono una possibile riduzione dei globuli rossi.

La diagnosi viene fatta dopo un esame del sangue di laboratorio per confermare o escludere il sospetto. Per confermare che l'anemia è dovuta a carenza di ferro, è necessario fare ulteriori ricerche.

Il trattamento dell'anemia sideropenica ha due punti principali. In primo luogo c'è il trattamento eziologico, il cui scopo è determinare la causa della ridotta concentrazione di ferro nel sangue e soprattutto la ricerca di emorragie dal tratto gastrointestinale. Il secondo è il trattamento patogenetico, che si esprime nella terapia sostitutiva con preparati contenenti ferro sullo sfondo di una dieta completa.

Nutrizione nell'anemia sideropenica
Nutrizione nell'anemia sideropenica

Un punto importante nel trattamento dell'anemia sideropenica è la dieta. Per determinarlo, il medico deve determinare le cause dell'anemia: frequenti perdite di sangue, cattiva digestione (gastrite, ulcere), disturbi nella formazione dei globuli rossi (eritrociti) e dell'emoglobina, qualsiasi altra malattia che abbia portato all'anemia sintomatica.

Qualunque siano i cambiamenti nello stomaco e negli enzimi digestivi, danno un grande contributo all'assorbimento del ferro dal cibo. È necessaria una consultazione con un gastroenterologo e, se necessario, un ematologo. Se si riscontrano determinati problemi allo stomaco, il cibo che mangi sarà nuovamente limitato.

In generale, in questa condizione è bene mangiare cibi ricchi di ferro. Naturalmente, dopo la ricerca valuterai se sono adatti al tuo caso specifico.

Nutrizione nell'anemia sideropenica
Nutrizione nell'anemia sideropenica

Gli alimenti con il più alto contenuto di ferro sono fegato e polmoni, fichi, olive, fagioli maturi, prezzemolo verde, melanzane, lenticchie, semi di zucca, frutta secca (uva, albicocche, prugne, milza e cervello).

100 g di ciascuno di questi prodotti contengono fino a 6 mg di ferro. Leggermente inferiori, ma comunque elevati, sono i livelli di ferro in fiordalisi, mandorle, semi di girasole, cervo, coniglio, tacchino, oca, acetosa, lattuga, ciliegie, sesamo e fichi secchi.

Fino a 2-3 mg per 100 g si trovano in pere secche, arachidi, tahini halva, farina di segale, carne di maiale e manzo, aglio e cipolle verdi, cetrioli freschi, ravanello nero, mele, cavolfiori, zucca e noci.

Minimi, ma comunque disponibili, sono i livelli di ferro in fagiolini, patate fresche, ciliegie, manzo e agnello, latte, formaggio, formaggio, sgombro e palamita, ravanelli, cavolo cappuccio, barbabietole rosse e altro ancora.

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